“Sono Filippo, ho 24 anni, sono nato a Roma e sono autistico. La mia passione è disegnare. Ho sempre disegnato già da piccolissimo e non sapevo di non saper disegnare, ma io continuavo a farlo. Disegnando racconto il mio mondo. Dopo le scuole medie ho voluto frequentare il Liceo Artistico vicino casa. Preso il diploma ho continuato a disegnare alla Scuola Romana del Fumetto, che si trova a Via Flaminia, al Centro di Roma. E ancora sto frequentando le lezioni di disegno in digitale. Io non so se sono bravo. Sicuramente sono molto migliorato e il mio modo di disegnare è cambiato. Ho imparato delle tecniche e dei trucchi, ma lo stile resta il mio. Ed è usando questo stile che ho iniziato a disegnare la striscia Espi, Ragazzo Aspie: per inserire un normale ragazzo Asperger in una serie di contesti giornalieri e vedere come se la cava. Il tutto, ovviamente, va preso con ironia, perché la maggior parte di chi è nello Spettro si comporta o si è comportato in questo modo e a mio avviso non c’è nulla da correggere.”

L’autismo non è una malattia ma una condizione del neurosviluppo. Che non significa che non possa comportare una disabilità e che non meriti quindi tutto il sostegno ed i servizi necessari.

Tra i tanti disegni creati da Filippo è nato questo personaggio, Espi. Un suo alter-ego, caricaturale e molto ironico. L’idea che le microstorie di Espi ragazzo Aspie potessero diventare un modo per divulgare e spiegare l’Autismo è nata dall’incontro tra Filippo, sua madre e la dr.ssa Sarah Di Curzio. La redazione del Ventriloco è felice di poter accogliere questo lavoro.

Vi consigliamo di leggere le strisce di Espi per capire meglio un mondo poco conosciuto, spesso diverso da come viene descritto o immaginato e pieno di sfumature, il mondo delle persone nello spettro dell’autismo. Viene qui presentato una sorta di manuale relazionale raccontato attraverso le storie che Filippo, autore di Espi, vive tutti i giorni.

 

Per seguire le strisce settimanali di Espi ragazzo Aspie: www.ilventriloco.it.