Paulo

RACCONTI TRASTEVERINI   L’I-phone mi suona in tasca e Paulo me ne versa un altro. È la sesta chiamata. La terza di mia moglie, le altre di mia suocera. Ma non rispondo. Metto silenzioso. Voglio molto bene a Paulo, anche se lui è sempre stato un po’ strano con me. Un po’ lento. Non a caso, i cattivi lo chiamano ritardato, mongoloide. Eppure, qui nel quartiere, abbiamo imparato tutti a conoscerlo. E tutti, più o meno, ad accettarlo per quello [...]