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“L’invisibilità non è un super potere” è un concept che nasce dalla collaborazione all’interno di REAMA, la rete per l’empowerment e l’auto Mutuo Aiuto, promossa da Pangea, tra la fotografa Marzia Bianchi e Maria Grazia Vantadori, dottoressa chirurga presso il Pronto Soccorso e nel CASD- Centro Ascolto Soccorso Donna dell’Ospedale pubblico San Carlo Borromeo di Milano.
Il progetto creativo include le immagini realizzate da Marzia Bianchi sulla base dei racconti delle donne che hanno subito violenza, accolte e orientate da Reama. L’obiettivo di interpretare fotograficamente non solo la paura e l’angoscia di chi quella violenza la subisce direttamente, ma anche quella della figlia che si nasconde nell’armadio per non vedere cosa succede in cucina o l’inquietudine della vicina di casa che sente cosa accade nell’appartamento accanto e non sa che fare.
Nell’esposizione a Milano, insieme alle fotografie sono state esposte per la prima volta – in totale anonimato – alcune radiografie effettuate alle donne arrivate al Pronto Soccorso dell’ospedale San Carlo Borromeo che avevano dichiarato di aver subito violenze. L’intento è di raccogliere radiografie –testimonianze di violenza provenienti da ulteriori presidi ospedalieri sensibili al tema della violenza sulle donne nelle città in cui la mostra fotografica sarà accolta. Per questa esposizione sono state aggiunte alcune radiografie di altre donne arrivate al pronto soccorso dell’Azienda Ospedaliera romana del San Camillo Forlanini.
“L’invisibilità non è un super potere” è una mostra di denuncia che narra la violenza uscendo fuori dallo stereotipo della donna ritratta con il livido e il sangue, certo le radiografie sono di forte impatto, ma il progetto creativo si pone l’obiettivo di raccontare un approccio diverso alla via d’uscita dalle violenze: le reti umane.
Dal 16 gennaio al 6 febbraio 2020
Tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 19.00
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