Guardo il palazzo di fronte, mattoni rossi e vita che passa

Una donna stende i panni, concentrazione e testa bassa.

Un bimbo esasperato prova tutti i giochi a disposizione

Dalla bici al pallone. Irrequieto, non mantiene la posizione.

L’ennesimo corriere Amazon porta quintali de pacchi inutili

Li lascia fuori dalla cancellata, rilasciando scuse futili.

Fa quasi pe’ imbarazzasse, rispettando il metro sociale

E’ provato. Baraonda de’ consegne, ‘na presa a male.

Mentre fai da spettatore sale il pensiero, e ti tormenti

Angoscia, frustrazione. Ma è tempo d’aggiornamenti

Ecco il bollettino de guerra, ‘na corsa agli armamenti.

Raggiunto ‘sto scollinamento? No. Rientri e sbuffi forte.

Grafici e curve de’ contagio, l’avrai visti dùcento vorte.

Peppì salva l’Italia, prima che l’Italia s’ammazza da sola

Ma ne sò morti altri mille. Spegni tutto, e nodo in gola.

E’ tempo di distrarsi, allenamenti fake per la sgranchita.

Primo addominale, poi guardo i fornelli e la faccio finita.

Oggi che me invento? Lasagne, pappardelle fatte a mano?

Non sbagli un passaggio, come da manuale. Niente di strano

Se non fosse l’ennesimo tentativo di evasione dal divano.

Chiudo l’occhi e in un secondo, sto in vacanza a Positano

Ma c’ho un culo che è quadrato, mò sprofondo al primo piano…

 

di Lorenzo Ventura

Altre poesie di questo numero: Presunzioni, Ninna nanna dell’innovazione