QUARTIERI DAL MONDO

 

Raccontano che il peggio è passato, che la ripresa è alle porte, che l’incubo default è ormai scongiurato. Sarà, ma il clima che si respira ancora oggi per le strade di Atene non sembra essere molto diverso da quello dei giorni più duri di questo terribile decennio di crisi. Nonostante i complimenti da Bruxelles per i “conti in regola” e l’amore sbocciato tra il premier Alexis Tsipras e la cancelliera tedesca Angela Merkel, il quotidiano racconta ancora la stessa realtà.

Quella di una generazione che arriva a guadagnare mille euro lordi solo accavallando uno o più impieghi contemporaneamente. E che per questo è costretta a scappare da casa propria, in cerca di un futuro dignitoso. Secondo l’Elstat, l’istituto statistico nazionale, nel 2017 sono stati 500mila i cittadini greci espatriati nell’arco di cinque anni (su una popolazione di 11 milioni).

Quasi tutti sono giovani che hanno studiato, parlano le lingue e sono cresciuti con una cultura e una mentalità europea. Alcuni di loro, però, non si arrendono e nella rinascita ci credono davvero. Vogliono provarci, e pare ci stiano riuscendo, partendo dal fulcro della civiltà greca: l’agorà, la piazza, più precisamente il mercato.

Quello di Kypseli si trova al centro dell’omonimo quartiere, pochi chilometri a nord dall’antica agorà, tra i più antichi, densamente popolari e multiculturali di Atene (il 70% della sua popolazione proviene da etnie straniere).

La sua storia parte da lontano: inaugurato nel 1935 sotto il mandato del sindaco Konstantinos Kotzias, ha operato come mercato alimentare, soprattutto ortofrutticolo, fino al 2003, anno in cui ha chiuso i battenti dopo un lungo declino iniziato negli anni Novanta, quando le catene di supermercati avevano cominciato a proliferare come funghi in tutto il quartiere.

Dopo tre anni di nulla, ci hanno pensato gli abitanti a resuscitare la struttura, fornendo un impulso decisivo per tutto ciò che sarebbe venuto dopo e che verrà in futuro. Tra il 2006 e il 2012, infatti, il mercato è stato occupato dall’associazione di residenti Open Municipal Market Squat, che ha rimesso in moto lo spazio integrandovi attività culturali ed educative utili alla vita quotidiana del quartiere, scongiurando anche la realizzazione di un progetto che voleva trasformarlo in un centro commerciale con annesso parcheggio multipiano.

Organizzarono corsi di greco per stranieri, mercati di alimenti biologici, eventi letterari, concerti, mostre e venne anche allestita una biblioteca. Tutte iniziative realizzate autonomamente dagli abitanti di Kypseli, che negli anni peggiori della crisi hanno messo in campo tutta la loro energia e le loro risorse personali a difesa della loro agorà.

La vera svolta, però, è arrivata quando il comune di Atene ha ricevuto dei finanziamenti dall’Unione europea tramite il governo centrale al fine di rinnovare l’edificio del mercato per poi restituirlo alla comunità.

Così, durante la ristrutturazione, attraverso la piattaforma on line synAthina1 (uno strumento innovativo che investe in progetti dal basso verso l’alto al fine di migliorare la qualità della vita ad Atene attraverso la relazione tra cittadini e amministratori locali; una Rousseau seria, per capirci), il comune ha organizzato una consultazione pubblica davanti al mercato con residenti, gruppi di cittadini attivi, artisti e chiunque era interessato a fornire il proprio contributo per studiare insieme quale sarebbe stato il progetto di riqualificazione migliore.

Le 470 proposte presentate, di cui la gran parte mettevano al primo posto la creazione di attività culturali e il sostegno all’imprenditoria e ai servizi sociali, sono state esposte nell’adiacente via Fokionos Negri per essere da tutti studiate e valutate.

Partendo da queste idee, il comune di Atene ha poi pubblicato un bando aperto a tutti gli interessati per affidare la gestione gratuita del mercato per cinque anni. Era la prima volta che i cittadini ateniesi venivano invitati alla co-gestione di un edificio di proprietà comunale.

Alla fine della procedura di selezione e valutazione, messa in atto da un comitato municipale a cui ha partecipato anche l’attuale sindaco Giorgos Kaminis, la gestione del nuovo mercato di Kypseli è stata affidata, a partire da marzo 2017, alla sezione ateniese di Impact Hub. Si tratta di un network internazionale formato da oltre 15mila ricercatori e professionisti che cooperano per creare un modello di business che ruoti attorno all’inclusione e all’integrazione sociale, all’ambiente e al commercio equo, realizzando una rete di comunità multiculturali che agisca sia a livello locale sia internazionale.

“Ciò che vogliamo realizzare a Kypseli- hanno raccontato al Ventriloco Lida, Phoebe ed Elena, tra le responsabili di Impact Hub Athens – è rendere il mercato non solo uno spazio ancor più emblematico che racconti la storia della gente e del quartiere, ma anche una piattaforma che dia l’opportunità a chiunque di fornire il proprio contributo per ricreare una comunità attiva che innovi e rianimi la città. La nostra aspirazione – continuano – è che il nuovo mercato diventi un luogo di incontro e un punto di riferimento per il pubblico ateniese, mettendo la lente di ingrandimento sulla cultura e sull’istruzione, oltre che sull’imprenditorialità sociale, in modo da riuscire a rilanciare l’economia locale”.

L’Impact Hub ha già fatto da incubatore a tantissime piccole imprese che sono state messe in condizione di accedere ai fondi europei, creando in questo modo occupazione e rilanciando un’economia che parta dal basso. Rilancio possibile solamente invertendo la rotta rispetto alle ultime politiche economiche che degli aspetti sociali, ambientali e culturali se ne sono altamente buggerate in nome del profitto ad ogni costo, portando la Grecia nella condizione che conosciamo.

Il 4 ottobre del 2018, giorno dell’inaugurazione ufficiale del nuovo mercato municipale, le strade di Kypseli si sono riempite di gente. Non c’erano solo gli abitanti del quartiere, ma migliaia di ateniesi provenienti da tutta la città.

L’evento inaugurale è durato tre giorni, e da quel momento in poi Impact Hub Athens ha portato a Kypseli centinaia di iniziative culturali ed educative aperte al pubblico: dalle mostre ai concerti, dai laboratori musicali a quelli per insegnare l’uso delle nuove tecnologie agli anziani e ai bambini, dai corsi di cucina etnica ai workshop professionali per i giovani in cerca di un impiego.

In questi pochi mesi il nuovo mercato ha già assistito alla nascita di moltissimi legami che stanno aiutando a colmare il divario sociale ed economico che la crisi ha sempre più acuito all’interno della comunità locale.

E così, piano piano, si stanno creando nuovi posti di lavoro, il quartiere – pur mantenendo la propria anima popolare – è più sicuro e l’economia locale sta ripartendo. Il domani, almeno qui, fa meno paura.

Da Kypseli non si scappa più e magari un giorno anche chi è partito inizierà tornare. Chissà, forse il peggio è davvero passato.

 

Di Gianluigi Spinaci

Illustrazione di Marta Bianchi – FB

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