TRASTEVERINI

 

Franco Donati (Roma, 20 aprile 1963)

Venditore ambulante. Da oltre 35 anni, dalla mattina alla sera, sei giorni alla settimana, un simpatico ometto col berretto in testa fa avanti e indietro da un lato all’altro dell’attraversamento pedonale di via Tavolacci, di fronte al Ministero dell’Istruzione, dribblando macchine e motorini fermi al semaforo.

Vende fazzoletti, accendini, penne e deodoranti per le macchine (da lui stesso chiamati “l’alberelli che puzzano”), oltre a consegnare la spesa a domicilio alle signore anziane che abitano nel Rione.

Nell’85, ho perso il mio lavoro fisso e ho conosciuto mia moglie, e sono cominciate le prime difficoltà. Facevo il portiere in alcuni palazzi, prima era quello il mio mestiere. A quel punto ho cominciato a mettermi a questo semaforo, all’inizio insieme ad alcuni dei ragazzi di Ostia. Nel tempo però questi, uno dopo l’altro, sono tutti spariti. Io invece ‘ndo andavo? C’avevo famiglia e spese da affrontare e quindi mi sono diciamo stabilizzato qua.“.

Ha ben sei figli: uno è sangue del suo sangue, mentre gli altri cinque se li è, come direbbe lui, “acchiappati” sposando sua moglie, crescendoli fin da quando erano molto piccoli.

Quando trent’anni fa rimase senza casa, spesso era costretto a portarli con sé al lavoro, lasciandoli sul muretto di via Tavolacci in attesa che arrivasse sua moglie che li portava a giocare a piazza San Cosimato.

 

 

Di Gianluigi Spinaci

Illustrazione di Giuseppe Maggiore

Se vuoi conoscere più a fondo la storia di Franco Donati, leggi la nostra intervista Lo psicologo stradale