Domande per riflettere. Mancate risposte per riflettere ancor di più.

 

A Trastevere sono molte le questioni aperte che riguardano più o meno direttamente il tema abitativo e l’urbanistica. Ne abbiamo trovate alcune che avremmo voluto sottoporre a chi, nel nostro municipio, le ha amministrate e le amministra e meglio di chiunque altro dovrebbe conoscerle. Purtroppo, nonostante i ripetuti solleciti, non abbiamo ricevuto risposta, ma abbiamo ugualmente creduto fosse giusto pubblicarle, sperando che possano generare delle riflessioni a chi avrà la pazienza di leggerle.

 

Dopo il sequestro dell’aprile 2019, sono ripresi i lavori per la costruzione di un hotel di lusso di proprietà di un fondo del Qatar al posto dell’ex Caserma dei Carabinieri di via Morosini. Sarebbe interessante conoscere meglio i dettagli del progetto e capire in generale quale sia lo spirito con cui i gruppi finanziari esteri entrano nel tessuto rionale.

Esistono, in generale, problematiche relative all’abusivismo edilizio sul territorio trasteverino?

Esiste, e in questo numero ne parliamo, un’emergenza chiamata B&B. C’è qualcosa che le amministrazioni a livello locale possono fare in concreto per regolare questo fenomeno?

Se dal centro di Roma andranno via i veri residenti, chi la città la vive tutti i giorni tutto l’anno, con loro sparirà anche la base sociale (e di conseguenza elettorale) del territorio. Sempre più gli interessi dominanti saranno quelli di chi i rioni li vede solo come bancomat a distanza. C’è possibilità di porre un freno a questa deriva?

Facendo due passi per Trastevere molte case sembrano malmesse. Con terremoti e allagamenti all’ordine del giorno in Italia e nel Lazio, si può affermare che le abitazioni del rione siano in sicurezza?

Sicuramente è così, ma qualcuno può spiegarci con precisione perché non può arrivare la metropolitana a Trastevere?

A Roma, anche in centro e a Trastevere, ci sono molti locali pubblici o privati che sono disabitati o abbandonati. Eppure c’è tanta gente che vive per strada. Saremo ingenui, ma questa ci sembra una palese contraddizione. Possibile che non si possa fare niente per risolverla? E comunque non sarebbe un tema da approfondire?

Lo slogan scelto da un gruppo immobiliare che sta costruendo e vendendo appartamenti in edifici di nuova costruzione nel nostro territorio è “Vivi Trastevere”. Ma che vuol dire oggi vivere a Trastevere?

Abitare un luogo non significa solamente che ci siano case, ma anche servizi che lo rendano vivibile e punto di riferimento. Quali sono stati i problemi del passato e quali sono i problemi del presente rispetto all’obiettivo di rendere vivibile il Tevere? ‘Sto fiume sembra irrecuperabile.

 

Di Saverio Cambiotti e Gianluigi Spinaci

Illustrazione di Titti Fruhwirth

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