A metà marzo 2020, sul sito di Roma Capitale, sono state pubblicate delle schede relative alle aree verdi di competenza del Dipartimento Tutela Ambientale del Campidoglio. Si tratta di un censimento, compiuto dai tecnici dell’Assessorato alle Politiche del Verde e dello stesso Dipartimento, che ha permesso di catalogare 1.569 aree “green” a Roma, per una superficie totale di circa 43mila ettari, primato tra le capitali europee.

“Questa operazione di sistematizzazione del catasto del verde, attesa da 25 anni, è fondamentale per calibrare gli investimenti, stabilire le competenze e programmare gli interventi su aree finalmente identificate”, ha dichiarato l’assessora alla Politiche del Verde Laura Fiorini. “I nostri tecnici stanno già lavorando per creare anche un collegamento ipertestuale per ognuna delle singole aree in modo da avere contezza degli arredi urbani e delle attrezzature presenti”.

Abbiamo analizzato le schede del Dipartimento prendendo in considerazione i soli dati riferiti al territorio di Trastevere, che ci hanno permesso di mettere in luce la situazione del “verde” del nostro rione.

In totale, la superficie delle aree verdi presente a Trastevere è di 128.590 mq., pari al 7,5% dell’intero territorio del rione, suddivisi in quattro diverse tipologie.

Quella nettamente prevalente (102mila mq.) è costituita dal cosiddetto verde storico, che comprende le ville e le aree di interesse storico culturale e archeologico, di cui fanno parte il Parco del Gianicolo, quello di villa Corsini e Villa Siarra, che con i suoi 62.340 mq. è lo spazio verde più grande del rione.

L’arredo stradale, che si riferisce ad aiuole spartitraffico e rotatorie, è di 20mila mq., concentrati quasi tutti nell’area di via Garibaldi, mentre le aree di sosta con inserimenti arborei e i piccoli appezzamenti verdi posti a contorno delle aree di parcheggio sono tre: a via Morosini di fianco al Ministero della Pubblica Istruzione, a viale Trastevere di fronte allo stesso dicastero e a piazza San Cosimato.

Ultima tipologia è quella del cosiddetto verde attrezzato, di cui fanno parte gli spazi adibiti a piccoli parchi e giardini di quartiere destinati a uso pubblico dai cittadini, dove trovare giochi per bambini, aree per cani e panchine, che a Trastevere si concentra tutto nella zona che comprende e collega le due piazze dedicate ai coniugi Garibaldi al Gianicolo.

Oltre a misurare la superficie e a indicare la tipologia del verde della città, lo studio ha messo in risalto altri interessanti dati come le eventuali aree date in adozione, l’esistenza di convenzioni o concessioni in corso, la presenza di aree giochi, aree sportive e altri dati più tecnici.

Per quanto riguarda le aree ludiche, a Trastevere ce ne sono due: una si trova a Villa Sciarra, mentre l’altra è quella dell’Area giochi di piazza San Cosimato, dedicata al piccolo Claudio, l’angioletto di appena 16 mesi che nel 2012 fu gettato  nel Tevere dal padre a ponte Mazzini.

Questo spazio, rimasto a lungo esposto al degrado dovuto ad attività notturne poco adatte a un giardino per bambini, dal 2017 è stato adottato dall’Associazione Trastevere Attiva, che giornalmente si occupa di organizzarne l’apertura, la manutenzione e la sorveglianza.

Ma lo spazio-giochi di piazza San Cosimato, con annessa area verde, non è l’unico a essere stato adottato dai membri dell’associazione di quartiere, che della tutela dell’ambiente ha fatto una delle sue missioni principali. Gli altri sono gli arredi stradali di via Dandolo e quelli alle pendici di via Garibaldi, nell’area del bosco di Monte Aureo, dove, dopo le varie bonifiche, Trastevere Attiva ha intrapreso la realizzazione del progetto “Voli aurei”.

Con la supervisione della LIPU (Lega italiana protezione uccelli) e il coinvolgimento dei bambini della scuola Regina Margherita sono stati installati diversi tipi di nidi per favorire l’attività riproduttiva dei passeriformi e preservare l’equilibrio della fauna del boschetto.

Ci sono altre due aree verdi di Trastevere in adozione a società private: una è quella di piazza Gioacchino Belli, intorno alla statua del poeta, affidata alla società immobiliare della Confcommercio (Confederazione Generale Italiana del Commercio) che ha la sua sede proprio nella piazza, mentre l’altra è alla passeggiata del Gianicolo, dietro ai busti degli eroi della Repubblica romana superata Porta San Pancrazio, dove si trovano le giostre e alcuni giochi per bambini gestiti dalla Janus S.r.l.

A questo punto qualcuno si chiederà perché non si fa menzione dell’Orto Botanico. L’istituzione che dal 1883 ha sede a largo Cristina di Svezia, confinante con i giardini di Palazzo Corsini, fa parte dei Musei del Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università di Roma La Sapienza e per questo i suoi 12 ettari non rientrano tra le aree verdi di competenza del Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale.

Di Gianluigi Spinaci

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