Un nuovo comitato di quartiere: “Emergenza Trastevere”

Costituitosi pochi mesi fa, non è il primo comitato trasteverino che nasce con l’obiettivo interno di migliorare il rione. L’intento iniziale era, fondamentalmente, di risolvere la situazione ormai nota a tutti della Scalea del Tamburino, dove centinaia e centinaia di ragazzi si radunano ogni sera. L’idea era quella di occuparsi di una zona ben delimitata del rione, ovvero il quadrilatero che va da piazza di San Cosimato (compresa) fino alla Scalea e al monte Aureo.

Già attivo informalmente da tempo in un’aggregazione di residenti capitanati da Simonetta Marcellini, il comitato Emergenza Trastevere ha iniziato a muoversi con una certa forza.

“Abbiamo già inviato una querela e quattro diffide”, spiega Marcellini, presidente del comitato. “Abbiamo depositato querela alla Procura della Repubblica sul problema della sicurezza e del mancato intervento nonostante le varie denunce dei cittadini e ora del comitato. Abbiamo sollevato il problema della quantità di Mini Market e dell’alcol venduto senza controllo ai minori, il problema dello spaccio che avviene in pieno giorno sulla rampa del monte Aureo e in altre zone di Trastevere. E, non per ultimi, fatti di comune delinquenza come gli scippi e fatti di cronaca come l’accoltellamento da parte di un pusher a un 31enne”.

Tra querele, diffide e denunce, qualche piccolo obiettivo del comitato sembra essere stato raggiunto: “Siamo riusciti ad ottenere un controllo nel fine settimana in quelle zone che erano scoperte; siamo riusciti a far chiudere la Scalea del Tamburino nel fine settimana, come già succede per piazza Santa Maria in Trastevere e per piazza Trilussa. Sembra poco ma è importantissimo perché nonostante tutto quel che è successo e che ancora succede su quei gradini, sembra ancora una zona del tutto sconosciuta alle forze dell’ordine.”.

Ma il problema è più ampio di quello della sicurezza, secondo il comitato, che infatti sta andando anche oltre i confini che si era dato. Così continua la presidente Marcellini: “Abbiamo sollevato il problema degli accampamenti che provocano danno ai commercianti e ai ristoratori, già gravati dal problema del Covid-19. Noi abbiamo offerto collaborazione e anche su questo fronte seguitiamo ad andare avanti. Sollevando un problema di salute pubblica e di sicurezza, indirizziamo denunce agli organi preposti: dal Sindaco al Ministero degli interni, dalla presidente di municipio alle forze dell’ordine.”.

Il comitato è stato ricevuto dal nucleo Decoro Urbano: “È stato un incontro utile e costruttivo. Ma il prossimo passo è chiedere un tavolo con il prefetto.”.

Inoltre, da quando sono nati hanno effettuato due bonifiche sulla zona della rampa del Monte Aureo: “questo appuntamento si ripeterà periodicamente.”.

Ma i problemi individuati e ritenuti tali dal comitato, non finiscono qui: “Andremo avanti in tutti i modi, percorrendo varie strade perché sappiamo l’importanza del decoro urbano. Vogliamo sensibilizzare tutti gli amministratori, faremo denuncia contro anonimi per i graffiti che deturpano i palazzi, scriveremo alle associazioni e cercheremo di sensibilizzare gli abitanti a partecipare attivamente a iniziative come quelle di pulire piccole zone del rione. Perché il degrado chiama altro degrado. Non sappiamo quanto riusciremo a portare a casa, ma le autorità e la politica del territorio devono sapere, e mi sembra comincino a capire, che si è costituito un comitato che si muoverà molto, e loro, volenti o nolenti, ci si dovranno rapportare.”.

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