ANIMALI TIBERINI
Il cormorano è un uccello migratore e a Roma viene, perlopiù, a svernare. La sua apertura alare può superare il metro e mezzo
Il cormorano è un grande uccello pescatore, dal piumaggio scuro e dal becco uncinato. Arriva a un metro di lunghezza e la sua apertura alare può superare il metro e mezzo. Vive in quasi tutti i continenti del mondo, ad eccezione del Sud America, ed è un uccello migratore. Dotato di grande forza e resistenza in volo, può percorrere centinaia di chilometri durante i loro tragitti migratori.
Non a caso, lo incontriamo sul Tevere, perlopiù appollaiato sui Platani e i Pioppi che lo costeggiano, in inverno. Il nostro fiume è infatti uno dei luoghi prescelti per lo svernamento, soprattutto dalle colonie danesi, olandesi e tedesche. Ma ormai, bisogna dire che il cormorano nidifica anche nel nostro territorio, un po’ ovunque, prediligendo luoghi appartati ma vicini alle acque, mari o fiumi che siano. Sarà capitato di vederlo appollaiato da qualche parte, con le ali dispiegate ad asciugarsi sotto il sole dopo l’immersione di caccia.
Cacciatore esperto e pigro allo stesso tempo, non dedica più di qualche minuto al giorno per la ricerca del cibo
Mangia quasi solamente pesce, un po’ di tutti i tipi ma con una predilezione per tinche e anguille, citando solamente quelli presenti nel Tevere. Gli può capitare, però, di subire un tiro sinistro da parte dei gabbiani e dover ritornare a pesca più volte. I cormorani, infatti, hanno il difetto di rigurgitare facilmente se disturbati durante la digestione. I gabbiani, mica scemi, li vanno a infastidire proprio in quei momenti, subito dopo la caccia, per accaparrarsi il prelibato bocconcino “donatogli” dall’amico cormorano.
È un animale molto socievole, a migliaia si radunano di notte nei luoghi di riposo, distribuendosi a grappoli sui vari rami o superfici disponibili, riposandosi tutti insieme. Spesso scelgono lo stesso albero per passare ogni inverno e, quando si sentono sicuri, dove dar inizio alle parate nuziali.
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